Dalla credenza alla madia: guida ai mobili contenitori in cucina

Quando si progetta la cucina, la scelta dei mobili contenitori è un momento all’apparenza secondario, ma che può trasformare radicalmente la percezione di uno spazio. Sono complementi non solo destinati a riporre gli oggetti, ma contribuiscono anche a decorare e valorizzare il design della stanza, aiutando a mantenere l’ordine quotidiano.

In questo articolo esploreremo come i mobili contenitori si sono evoluti e come oggi possano diventare i protagonisti di una cucina moderna e di una zona living armoniosa e accogliente.

Indice

Differenza tra credenza e madia

Le origini di questi mobili risalgono a secoli fa, quando l’arredamento svolgeva un ruolo puramente pratico nella casa. La madia nasce nella tradizione rurale: era un mobile basso e robusto, il cui nome deriva dal latino “magida”, che significa impastare o lavorare la farina. Infatti, la sua funzione era utilizzare il piano per impastare il pane e contenere farine e generi alimentari.

La credenza, al contrario, nasce in un contesto nobiliare. Il suo nome deriva dall’atto del “fare la credenza“, durante il quale un servitore assaggiava cibi e bevande per assicurarsi che non fossero avvelenati. Di conseguenza, la sua funzione e la sua forma erano legate al servizio e all’esposizione dei piatti da consumare.

Oggi le distinzioni nette tra i due arredi si sono quasi completamente dissolte. L’evoluzione del design e degli stili di vita hanno portato alla fusione delle forme e delle funzioni; pertanto, una madia moderna può essere incredibilmente elegante e una credenza può presentare una linea minimal e pulita.

Le alternative disponibili

Il mondo odierno dei mobili contenitori si apre a infinite interpretazioni stilistiche, ciascuna con un carattere distintivo.

    • La madia moderna si distingue per un aspetto fortemente minimale. Si sviluppa in orizzontale, con un’altezza contenuta che la rende adatta per essere posizionata sotto una finestra, nella sala da pranzo o in un open space. Le linee pulite, spesso prive di maniglie, ne esaltano i volumi e le finiture materiche.
    • La credenza contemporanea mantiene invece una maggiore versatilità in termini di proporzioni. Può essere più alta e stretta, slanciando la parete, oppure bassa e versatile. Spesso è sollevata da terra da gambe in metallo o vetro, che le conferiscono leggerezza e personalità.
    • La vetrinetta rinasce in chiave moderna con strutture leggere abbinate a vetri fumé o cannettati, che mettono in mostra giochi affascinanti di trasparenza. L’aggiunta di un’illuminazione a LED integrata trasmette calore e mette in risalto il contenuto, come oggetti di design o una collezione di distillati.
    • Infine, i sistemi a giorno e le soluzioni modulari rappresentano un’opzione classica per i vani di contenimento moderni. Si tratta di sistemi a parete che alternano vani chiusi ad ante, cassetti e vani a giorno, creando composizioni dinamiche e funzionali.

Guida alla scelta: come arredare la cucina con i mobili contenitori

La scelta del mobile contenitore inizia da cosa deve contenere. Se l’obiettivo è riporre in modo ordinato tovaglie, pentole e oggetti di uso quotidiano, l’opzione ideale è un mobile con ante chiuse, che nasconde il contenuto e restituisce una sensazione di ordine visivo. Se invece si desidera esporre il servizio di piatti di design, bicchieri di cristallo o oggetti a cui si tieni, le ante in vetro sono la decisione corretta. Per un accesso facile a libri o elementi decorativi, i vani a giorno propongono una soluzione pratica e dinamica.

Il secondo fattore da considerare sono le dimensioni e le proporzioni dello spazio. In una stanza piccola o in un corridoio, un mobile basso e sospeso da terra genera una sensazione di maggiore ariosità e alleggerisce l’impatto estetico. Al contrario, in un ambiente ampio, un mobile di dimensioni generose può offrire la massima capienza e donare agli interni grande carattere. È fondamentale considerare anche l’ingombro di apertura di ante e cassetti per garantire sempre un passaggio agevole.

Infine, il mobile contenitore deve dialogare con lo stile generale dell’arredamento. Si possono selezionare finiture e materiali che riprendono quelli della cucina o del tavolo da pranzo per un effetto coordinato e rassicurante. Oppure, si può optare per un contrasto studiato attraverso un colore acceso, o una finitura materica particolare (come un legno cannettato o un metallo ossidato) che diventa il punto focale dello spazio. Inoltre, persino i dettagli sono cruciali per definire l’identità del mobile e integrarlo nel progetto d’interni, come la presenza o l’assenza di maniglie e il design del basamento.

Conclusione

Il mobile contenitore perfetto è quello che risponde in modo sartoriale alle tue esigenze pratiche e che risuona con il tuo gusto personale. Deve diventare parte integrante della quotidianità, unendo l’utilità di cui si necessita al design desiderato. È una valutazione ponderata tra forma, funzione, estetica e vita vissuta.

Mettere al centro la persona e il suo modo unico di abitare lo spazio è lo stesso approccio che guida Berloni nella creazione di ogni sua cucina e di ogni suo complemento d’arredo. Crediamo che il design debba essere intelligente, pensato per semplificare la vita e per durare nel tempo, senza mai rinunciare all’emozione e all’eleganza.

Per tradurre queste idee in un progetto concreto e scegliere il mobile contenitore giusto per lo stile della tua cucina e della tua zona giorno, ti invitiamo a prenotare un appuntamento in Atelier, dove, insieme ai nostri designer, progetteremo un ambiente su misura per te.

Esplora il Catalogo Berloni e scopri come realizzare la tua cucina.